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schede - educare all'amore

I. Educare all’amore nel tempo dell’adolescenza

1. I giovani e la sfida del matrimonio: “Bisogna aiutare i giovani a scoprire il valore e la ricchezza del matrimonio, devono poter cogliere l’attrattiva di una unione piena che eleva e perfeziona la dimensione sociale dell’esistenza, conferisce alla sessualità il suo senso più grande, promuove il bene dei figli” (AL, 205). “Abbiamo bisogno di trovare le parole, le motivazioni e le testimonianze che ci aiutino a toccare le fibre più intime dei giovani, là dove sono più capaci di generosità… per invitarli ad accettare con entusiasmo e coraggio la sfidadel matrimonio” (AL, 48).

2. Ci si prepara al matrimonio dalla nascita: “Imparare ad amare qualcuno non è qualcosa che si improvvisa, né può essere l’obiettivo di un breve corso previo alla celebrazione del matrimonio. In realtà, ogni persona si prepara per il matrimonio fin dalla nascita. Tutto quanto la sua famiglia gli ha dato dovrebbe permettergli di imparare dalla propria storia e renderlo capace di un impegno pieno e definitivo” (AL, 208)

3. La Chiesa e l’educazione affettiva e sessuale: “Il Concilio Vaticano II prospettava la necessità di «una positiva e prudente educazione sessuale» che raggiungesse i bambini e gli adolescenti. Dovremmo domandarci se le nostre istituzioni educative hanno assunto questa sfida” (AL, 280). “Una cosa è comprendere le fragilità dell’età o le sue confusioni, altra cosa è incoraggiare gli adolescenti a prolungare l’immaturità del loro modo di amare. Ma chi parla oggi di queste cose? Chi è capace di prendere sul serio i giovani? Chi li aiuta a prepararsi seriamente per un amore grande e generoso?”(AL, 284).
Chi vive vicino ai ragazzi e ai giovani si accorge immediatamente quanto essi temano il matrimonio e come preferiscano la convivenza. La cultura che respirano li porta a ritenere che le nozze siano la “tomba” dell’amore. Ma, nonostante questo, i giovani continuano a credere nel segreto del loro cuore che l’amore vince il passare del tempo e persino la morte, continuano a scrivere sui marciapiedi che il loro amore sarà “per sempre” e che non dimenticheranno “mai” la persona che amano.
Da parte sua la Chiesa nei secoli ha compreso quanto sia importante offrire alle nuove generazioni un’educazione all’amore, tramite il discernimento dei sentimenti e dei desideri del cuore, puntando a far maturare la capacità di gustare e scegliere il bene, liberi da chimere e false promesse. Oggi questa attenzione sembra trascurata: spesso nei nostri cammini educativi, compresa l’Iniziazione cristiana, si accenna appena alla vita affettiva.
In molte famiglie i ragazzi non vengono aiutati a capire la ricchezza del matrimonio (specie se sperimentano il conflitto e la separazione tra genitori) e come il cuore possa prepararsi con gioia ad esso.

Domande per il dialogo

1/ Tra di noi ci sono catechisti ed educatori dei ragazzi e degli adolescenti. Ci chiediamo: quali risorse e quali difficoltà incontriamo oggi nell’educare all’amore? Sappiamo proporre ai ragazzi un percorso che li aiuti ad orientarsi nel mondo dei loro sentimenti, talvolta caotici e contraddittori? Riusciamo a far loro apprezzare il modo nuovo e profondo di vivere il mondo degli affetti e della sessualità proposto da Gesù? Se no, perché?
2/ Quale contributo offrono i diversi cammini ecclesiali e scolastici in quest’ambito educativo? Confrontiamo gli itinerari di Iniziazione cristiana, quelli delle associazioni (Azione Cattolica, Scoutismo e altri), quelli dell’oratorio o del mondo della scuola, in particolare l’Insegnamento della Religione cattolica.
3/ Spesso i catechisti e gli insegnanti dicono di non sentirsi all’altezza di questo specifico compito educativo. A qualcuno forse manca un pò di autentica simpatia per il mondo degli adolescenti. Ci chiediamo: a quali conversioni siamo chiamati dal Signore per accompagnare i ragazzi nella scoperta dell’amore, senza lasciarli soli nel cammino? Talvolta è più facile trincerarsi dietro l’enunciato di norme e divieti, invece di assumere l’impegno di farci vicini ai ragazzi, testimoniando la bellezza e la fatica di scelte coraggiose.
4/ Cosa possiamo fare di più e di meglio, a livello di diocesi o di prefettura, per sostenere i genitori e gli educatori nel compito di educare all’amore?
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